Biografia

1. Meher Baba, l'Avatar dell'epoca

Merwan Sheriar Irani, chiamato dai suoi discepoli Meher Baba, che significa "Padre Compassionevole", è un Maestro Spirituale dell'India considerato l'Avatar dell'Era (il Buddha, il Cristo, il Rasool, l'Antico). Avatar è un termine sanscrito che significa "l'incarnazione di Dio in forma umana", che ritorna sulla Terra ancora e ancora per il risveglio spirituale dell'umanità. È la prima anima individualizzata che ha completato il viaggio verso la realizzazione del vero Sé.

Il Samadhi, la tomba-santuario dove riposa il corpo fisico di Meher Baba, si trova a Meherabad, in India, ed è attualmente luogo di pellegrinaggio per migliaia di seguaci di diverse culture e religioni.

Il Samadhi di Meher Baba, a Mehrabad, Maharashtra, India.

2. Infanzia

Meher Baba nacque con il nome di Merwan Sheriar Irani a Pune, in India, il 25 febbraio 1894. I suoi genitori erano zoroastriani e suo padre, Sheriar, era un vero cercatore di Dio; prima di sposarsi aveva vagato per anni come derviscio nei deserti tra l’Iran, suo paese natale, e il nordovest dell’India. Sua madre, Shireen, era una donna bella e coraggiosa con un amore e una devozione straordinari per il figlio. Merwan trascorse un’infanzia normale frequentando la St. Vincent’s Christian High School di Pune e in seguito il Deccan College.

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La famiglia Irani a Poona, negli anni 1915-1916. In piedi: i fratelli Beheram e Jal. Seduti: Merwan, Shayr (cugino di primo grado del padre di Merwan), fratello Adi, Shireenmai (madre) e fratello maggiore Jamshed.
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Hazrat Babajan di Poona, agli inizi del 1900.

3. Maestri Perfetti

All’età di 19 anni Merwan incontrò, Hazrat Babajan, un’anziana musulmana considerata una dei cinque Maestri Perfetti dell’epoca, lo invitò a sedersi vicino a lei e lo risvegliò al suo alto destino spirituale. In un solo istante, dandogli un bacio sulla fronte, Babajan trasmise a Merwan l’esperienza della suprema beatitudine della realizzazione di Dio o di Sé. In seguito, Merwan prese contatto con il Maestro Perfetto indù Upasni Maharaj. Durante il loro primo incontro, Maharaj scagliò una pietra contro Merwan, colpendolo nello stesso punto della fronte in cui lo aveva baciato Babajan, conferendogli in questo modo la Conoscenza Divina. Nel corso dei sette anni successivi, la vicinanza di Maharaj riportò Merwan a un normale livello di coscienza del mondo, senza che la sua consapevolezza divina si interrompesse o diminuisse.

4. I primi anni e il silenzio

Nel 1921 Meher Baba, già riconosciuto come Maestro Perfetto, cominciò a radunare i suoi primi discepoli e dopo alcuni anni fondò Meherabad, una piccola comunità vicino ad Ahmednagar, cento chilometri a nordest di Pune. Qui vennero costruiti una scuola dove si prestava particolare attenzione alla spiritualità, un dispensario e un ospedale.

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Meher Baba utilizzando i gesti e la tabella alfabetica.

Istruzione, riparo e pasti per i poveri erano offerti gratuitamente, e tutti vivevano senza distinzione di casta o religione in un’atmosfera di fratellanza.Da caste e credi diversi, in molti si riunirono intorno al Maestro. Meher Baba diede a tutti l’esempio di una vita di perfezione: amore per Dio, disciplina morale, conoscenza spirituale e servizio disinteressato. La sua personalità e la sua capacità di toccare il cuore trasformavano la vita di chi entrava in contatto con lui e conquistarono l’amore e la lealtà incrollabili dei discepoli, attraverso decenni di prove e privazioni.

Il 10 luglio 1925, Meher Baba cominciò a osservare silenzio, mantenendolo per quasi quarantaquattro anni. Non si trattava di un esercizio spirituale, in quanto egli era la Perfezione stessa; era piuttosto una limitazione autoimposta finalizzata al bene del creato. Per molti anni, per comunicare Meher Baba usò una tavola alfabetica, letta da un discepolo; poi, nel 1954 abbandonò questo strumento e cominciò a usare un suo sistema di gesti, unico e bellissimo nella sua espressività.

Meher Baba a Meher Mount, Stati Uniti.

5. I viaggi in Occidente

Il 1931 aprì un periodo di viaggi intorno al mondo: nei sei anni successivi Meher Baba visitò dieci volte l’Europa, tre volte l’America e una volta la Cina e l’Estremo Oriente. Egli spiegò che lo scopo dei suoi viaggi in Occidente non era di stabilire nuove dottrine o organizzazioni spirituali, ma risvegliare la gente alla Realtà invisibile che pervade tutti gli aspetti della vita. Furono molti in Occidente a riconoscere in Meher Baba la personalità divina del Cristo e alcuni divennero suoi discepoli.

Il 1931 aprì un periodo di viaggi intorno al mondo: nei sei anni successivi Meher Baba visitò dieci volte l’Europa, tre volte l’America e una volta la Cina e l’Estremo Oriente. Egli spiegò che lo scopo dei suoi viaggi in Occidente non era di stabilire nuove dottrine o organizzazioni spirituali, ma risvegliare la gente alla Realtà invisibile che pervade tutti gli aspetti della vita. Furono molti in Occidente a riconoscere in Meher Baba la personalità divina del Cristo e alcuni divennero suoi discepoli.

Durante gli anni ’50, Meher Baba si recò altre tre volte in Occidente, riallacciando vecchi legami e dando la possibilità a nuove persone di entrare in contatto con lui. In occasione di queste visite alloggiò nei centri di Myrtle Beach, nella Carolina del Sud, e di Avatar's Abode, nel Queensland, in Australia.

In questo decennio, Meher Baba subì due seri incidenti automobilistici, il primo negli Stati Uniti, nel 1952, e il secondo in India, nel 1956. In quegli anni egli spiegò che in tutti i suoi avventi l’Avatar deve prendere su di sé sofferenza fisica e spirituale per la redenzione dell’umanità. Le ferite riportate soprattutto nel secondo incidente contribuirono al graduale declino della sua salute nel decennio successivo.

La sua ultima visita negli Stati Uniti avvenne nel 1958, quando con i suoi discepoli visitò il Centro dedicato al suo lavoro a Myrtle Beach, nella Carolina del Sud.

6. Lavoro con gli masts e con i poveri

Una parte importante del lavoro di Meher Baba nel corso degli anni è stata quella di stabilire un contatto personale con migliaia di alberi in India. Gli alberi sono pellegrini avanzati sul cammino spirituale, che sono “inebriati da Dio”. Per svolgere questo lavoro ha viaggiato per migliaia di chilometri in luoghi remoti dell'India e dello Sri Lanka. Un'altra delle sue attività era fare il bagno ai lebbrosi e lavare i piedi a migliaia di poveri, oltre a distribuire cereali e vestiti ai bisognosi.

Dal suo lavoro in India e in Oriente con i pazzi, i malati, i poveri e le anime spiritualmente avanzate, a Attraverso il suo contatto con migliaia di persone in Occidente, Meher Baba ha risvegliato un numero incalcolabile di esseri umani alla ricerca di una coscienza superiore.

7. I viaggi in Oriente

In India, si riunivano in un solo giorno fino a centomila persone per ricevere il suo darshan (benedizione). Venivano da tutto il mondo per rimanere alla sua presenza per pochi giorni, o anche per uno solo.

Verso la fine degli anni ’30 e durante tutti gli anni ’40 una parte importante del lavoro di Meher Baba consistette nel prendere personalmente contatto con centinaia di "mast", anime progredite nel cammino spirituale che vivono in uno stato di permanente “ebbrezza" di Dio. Da un capo all’altro del subcontinente indiano, in piccoli villaggi o in grandi città, in treno, su un carro trainato da buoi, o persino a piedi, Meher Baba viaggiò alla loro ricerca per nutrirli, lavarli e operare con loro in isolamento. 

Un’altra parte del lavoro di Meher Baba consistette nel lavare i piedi ai lebbrosi, che egli definiva come “begli uccelli in brutte gabbie”, e ai poveri, davanti ai quali si inchinava dispensando grano, vestiti e denaro. Meher Baba rivelò che queste azioni compiute dall’Uomo-Dio avevano un impatto non solo sui diretti interessati, ma su tutta l’umanità.

8. La Nuova Vita

Il 16 ottobre 1949 Meher Baba lasciò i luoghi, i beni e i legami che aveva mantenuto fino ad allora e diede inizio a quella che chiamò la “Nuova Vita”, un periodo caratterizzato da assoluta assenza di aiuto e di speranza e da totale abbandono nelle mani di Dio. Nel corso dei tre anni successivi Meher Baba sembrò aver rinunciato volontariamente al suo stato di Maestro Perfetto per assumere il ruolo di Cercatore Perfetto. Questa fase raggiunse il suo culmine agli inizi del 1952 con quello che egli chiamò “Manonash” o “Annientamento della mente”.

In seguito, Meher Baba riallacciò i contatti con i suoi seguaci della “Vecchia Vita” e ricevette, benedicendole con il suo contatto, centinaia di migliaia di persone in programmi pubblici di darshan.

“Io sono colui che molti cercano e pochi trovano”
Nel febbraio del 1954 dichiarò pubblicamente per la prima volta di essere l’Avatar di quest’epoca.

Avatar in sanscrito significa “la discesa diretta di Dio in forma umana” e migliaia di persone di tradizioni religiose diverse considerano Meher Baba Colui che a lungo hanno atteso. Tra gli Avatar precedenti di questa Era ci sono Zoroastro, Rama, Krishna, Budda, Gesù e Maometto.

Risalgono a quel periodo molti dei messaggi più significativi di Meher Baba, come il “Messaggio Universale”, “Il più Alto degli Alti” e il libro “Dio parla”, sul tema di Dio e della creazione.

9. Lavoro Universale

Dopo il 1958, Meher Baba ridusse drasticamente i suoi viaggi e i darshan pubblici, ritirandosi sempre di più in stretto isolamento per il suo “Lavoro Universale”. Questo lavoro in isolamento continuò durante tutti gli anni ’60, interrotto solo raramente da programmi di darshan come il Raduno Est-Ovest del 1962 e il Darshan di Pune nel 1965.

Nel luglio del 1968, Meher Baba annunciò di aver completato il suo Lavoro, e di esserne soddisfatto al 100%.

10. Abbandono del corpo fisico

Il 31 gennaio 1969 lasciò la sua forma fisica per vivere eternamente nei cuori di coloro che lo amano. Qualche tempo prima dichiarò: “Mi vedrete solo nel vostro ricordo. Quando lascerò il mio corpo, resterò in tutti coloro che mi amano. Io non posso morire mai. Amatemi, obbeditemi e mi troverete".

In accordo alle sue precedenti istruzioni, il suo corpo fu seppellito nella cripta sulla collina di Meherabad, appositamente costruita trent’anni prima. Oggi, la Tomba di Meher Baba è un luogo di pellegrinaggio. ogni anno migliaia di persone vi giungono da ogni parte del mondo per rendere omaggio a Colui che considerano l’Avatar dell’epoca.

Sebbene Meher Baba abbia lasciato il suo corpo, molti sentono la sua voce nel loro cuore e si recano alla Tomba per rendere omaggio alla sua opera d’amore e immergersi nella fragranza della sua presenza.

Meher Baba

11. La via dell'amore

Meher Baba non attribuiva importanza ai riti o alle cerimonie religiose e attribuiva il valore più alto all'amore per Dio. L'amore divino, ha detto, non riconosce alcuna barriera di casta, credo, religione, razza, sesso o nazionalità poiché si diffonde direttamente da cuore a cuore.

Affermava che tutte le vie verso Dio sono valide, se seguite sinceramente, e invitava i suoi discepoli e seguaci a condurre una vita semplice e naturale, fatta di amore e onestà; occuparsi fedelmente delle responsabilità del mondo ricordando interiormente Dio o il Maestro, e affidare a Lui tutte le azioni.

In tutto il mondo i seguaci di Meher Baba continuano ad amarlo e onorarlo, non solo come un grande maestro spirituale, ma come il vero Amato Divino, o come la Manifestazione di Dio in forma umana.

In accordo con il desiderio di Baba, coloro che Lo amano e Lo seguono si sono astenuti dal creare un culto o una religione. Meher Baba fondò personalmente tre centri, a Meherabad (India), a Myrtle Beach (Stati Uniti) e a Woombye (Australia). Lì, come in altri centri del mondo, oggi vengono accolti i visitatori e questi luoghi sono punti di diffusione del loro messaggio di amore e di verità.